Libere di disobbedire e amare

Tel Aviv ha una luce bianca. Una luce bianca e un vento che
la agita e viene dal mare. Sta nel cuore di Israele, tuffata nel Mediterraneo e
sospesa.
Leila Salma e Noor ci vivono. Sono giovani donne
palestinesi, sospese anche loro tra una comunità ebraica che domina su tutto e
un'ortodossia islamica che le vorrebbe obbedienti.
La regista Maysaloun Hamoud immagina qui, a Tel Aviv, le
vite probabilissime di Leila Salma e Noor. In questo crocevia di mondi, culture
e religioni.
"Libere, disobbedienti, innamorate - In Between" racconta
della loro convivenza, della libertà di essere come gli altri non si aspettano
e non vogliono. Soprattutto parla del loro persistere nella scelta di amare o
di rinunciare o di ricominciare. In una società che le vuole conformi e fedeli
all'uomo, al senso del pudore, allo stare a casa, al sarò-come-tu-mi-vuoi, loro
sono fedeli alla bellezza, alla naturalezza che le anima e le rende vive.
Recentemente ho letto un meraviglioso volo per l'anima, il
Canto alla durata di Peter Handke. Scorre tutto d'un fiato in forma di poesia
ed è, a mio parere, una delle rappresentazioni più belle della persistenza.
Handke rincorre la durata come ricerca di equilibrio, come la vita stessa. Non
è nello scorrere del tempo e neppure nello star fermi, tanto meno nel contare
sempre sulle stesse cose, ripetute e monotone. È però nei luoghi, nei gesti
semplici, nell'amore.
"Credo di capire/che essa diventa possibile solo/ quando
riesco/a restare fedele a ciò che riguarda me stesso,/quando riesco a essere
cauto,/attento, lento,/sempre del tutto presente a me stesso sino nelle punte/delle
dita. [...]Restando fedele/a ciò che mi è caro e che è la cosa più importante,/
impedendo in tal maniera che si cancelli con gli anni,/sentirò poi forse/del
tutto inatteso/il brivido della durata...". Questo senso di ciò che dura e
persiste lo ritrovo nel film. È un modo di amare, vivere, resistere.
Il titolo originale del film suona molto diverso dalla
traduzione italiana: "Bar Bahr", cioè tra terra e mare, come a dire in nessun
luogo. Ecco, la durata di Leila Salma e Noor scorre in una città sospesa tra la
terra e il mare, né qui né lì, in una luce bianca, dentro un vento caldo.
Annotazioni: "Libere, disobbedienti, innamorate" è la
felice opera prima di Maysaloun Hamoud. Il film è stato premiato ai festival di
Toronto, San Sebastian e Haifa. "Il Canto alla durata" dello scrittore
austriaco Peter Handke è un piccolo scrigno pubblicato in Italia da Einaudi.
Handke è poeta, saggista, sceneggiatore. Nel cinema forse
la sua più intensa collaborazione è con il regista Wim Wenders, su tutto
"quando il bambino era bambino..." nel visionario "Il cielo sopra Berlino" (1987).
Sul film "Libere, disobbedienti, innamorate - In Between" di Maysaloun Hamoud
pubblicato su remweb.it il 21 aprile 2017