In viaggio alla ricerca della pace

Piove in Scozia, una pioggia densa insistente monotona. Col
suo battere e ribattere rende tutto vivo lucente e gonfio.
Piove e il paesaggio è una distesa verdeggiante e aspra. Uno
di quei paesaggi abitati solo da fate e elfi. Un mondo incantato dove per
necessità deve abitare la pace.
La costa tagliente e furiosa, le colline temprate dall'acqua
e dal vento, i boschi silenziosi e antichi, sono lo sfondo di un viaggio e di
una convivenza forzata che porta fino a Belfast e da lì a scenari inaspettati.
Nel 2006 Ian Paisley, pastore presbiteriano e leader del
partito unionista democratico, e Martin McGuinness riferimento del partito
repubblicano e dell'IRA, viaggiano in automobile da St. Andrews in Scozia
all'aeroporto di Edimburgo, per raggiungere poi Belfast. Si sono contesi per
anni l'Irlanda del Nord a colpi di sangue, vite, sermoni.
Sono fatti reali della storia recente e quel viaggio è
avvenuto davvero. Il regista Nick Hamm lo immagina nel film "The Journey - Il
viaggio", ora nelle sale.
Il tempo è fondamentale, anzi lo spazio-tempo. Perché in
un'ora, mentre l'auto fende l'aria la pioggia e il paesaggio, niente accade e
tutto si compie. I due parlano, mugugnano, stanno uno accanto all'altro come
statue di roccia. Sono vecchi leoni sfiancati dalla lotta per il territorio,
non hanno rimpianti e non lasciano le loro posizioni neanche per un istante.
Il film scorre così, nella durata cronometrica del viaggio
che coincide perfettamente con il tempo filmico. Le loro parole i silenzi le
zampate che a tratti sferrano, danno il ritmo al movimento dell'auto e alle
fermate nel bosco elfico, alla pompa di benzina, al porto e, infine, all'aeroporto.
Su tutto i loro tratti, i segni sul viso, profondi come il paesaggio che
cadenza i loro passi. Nessuno cede e questa fermezza è la chiave fondamentale
della stretta di mano che infine si danno.
E della conciliazione che ha portato il governo dell'Irlanda
del Nord ad avere Paisley primo ministro e McGuinness suo vice. È storia.
Annotazioni: il film è stato presentato fuori concorso all'ultima Mostra del Cinema di Venezia (2016, ndr). Per chi ha voglia di scartabellare, due parole sui protagonisti: Timothy Spall va ricordato almeno per "Segreti e bugie" (1996) di Mike Leigh e "Il discorso del re" (2010) di Tom Hooper; Colm Meaney era ne "L'ultimo dei Mohicani" (1992) di Michael Mann e in "Due sulla strada" (1996) di Stephen Frears; infine John Hurt è lo straordinario protagonista di "Orwell 1984" (1984) di Michael Redford e fa la sua ultima apparizione nel recentissimo "Jackie" (2016) di Pablo Larraín.
Sul film "Il viaggio" di Nick Hamm
pubblicato su remweb.it il 3 aprile 2017