E poi arriva Jack

Carina Smyth: "Non vado in cerca di guai". Jack Sparrow:
"Che orribile stile di vita".
Nel primo scopriamo la "Maledizione della Prima Luna" che
tiene un'intera ciurma di pirati sospesa in un mondo di morti viventi,
illuminati dalla luna si mostrano come sono: anime perse in corpi-scheletro.
Conosciamo Elisabeth Swann e Will Turner, Capitan Barbossa e la Perla Nera.
Nel secondo incontriamo Davy Jones, pirata maledetto,
capitano dell'Olandese Volante, traghetta le anime dei morti ed è costretto in
una maledizione che tiene lui e il suo equipaggio come uomini trasfigurati in
pesci, molluschi, conchiglie, coralli e varie creature marine.
Nel terzo Will, Elisabeth, Barbossa, Davy Jones si
fronteggiano in avventure vorticose; Jones muore scivolando in un furioso
Maelstrom, dopo che il suo cuore rinchiuso in uno scrigno viene trafitto da
Will, che però resta intrappolato nella maledizione dell'Olandese Volante.
Nel quarto i pirati veleggiano alla ricerca della fonte
della giovinezza e entrano in scena nuovi personaggi, lasciando sullo sfondo
alcuni dei protagonisti dei primi tre episodi.
Ed eccoci al quinto "Pirati dei Caraibi - La vendetta di
Salazar". Sempre, a condurre le battaglie, le corse e le acrobazie a
perdifiato, l'ironia, l'eroismo scanzonato e improbabile, con un'aria a metà
strada tra il mito e la goffaggine, c'è lui: Capitan Jack Sparrow.
Certo, i cinque capitoli Disney sono una potente ingegnosa
raffinata macchina commerciale che, al di là dei film, produce un indotto che
fattura ogni volta più di quello che incassano le pellicole tutte insieme.
Ma siamo bambini. Di fronte ai pirati, alle battaglie navali
tra velieri che cannoneggiano, virano, solcano mari tempestosi, incontrano
mostri, ricercano mappe tesori elisir, di fronte a questo il cuore palpita, il
sangue s'infuoca e scorre veloce. E siamo là, al timone o a prua con gli occhi all'orizzonte,
una spada nella cintola e il Jolly Roger che sventola in cima al pennone al di
sopra della coffa.
A me succede così. Quindi vado al cinema a guardare le
avventure di Jack Sparrow o quelle di "Star Wars" o dei "Guardiani della
Galassia", così come guardavo "Indiana Jones" e prima ancora i western di John
Ford e tutti gli eroi del cinema classico americano - fatale da bambina è stato
"Capitan Blood" con i mitici Errol Flynn e Olivia de Havilland, tratto
dall'omonimo romanzo di cui conservo un'edizione rilegata degli anni '40. E
ancora li vedo. Perché nel profondo sono bambina e questo stato credo di
condividerlo con milioni di persone al mondo, più o meno adulte nel tran-tran
quotidiano, ma con pezzi di cuore e anima immersi nell'infanzia più fruttuosa e
profonda.
E mi sono proprio divertita a vedere questo Jack Sparrow. Il
sapore è quello del capitolo finale, i personaggi e gli attori cruciali più
alcuni nuovi e azzeccati, si ritrovano tutti in una sorta di chiusura del
cerchio. Ma per stare nella cruda realtà delle Majors, se il film incasserà
bene, la Disney produrrà il sesto.
Intanto, con Johnny Depp ritroviamo Geoffrey Rush, Orlando
Bloom e Keira Knightley, che concedono solo due cameo, così come Paul McCartney
nella parte dello zio Jack. E poi Javier Bardem nei panni di Salazar. Questa
volta al centro della storia c'è la ricerca del Tridente di Poseidone, mitica
arma che, si dice, possa essere trovata solo attraverso una mappa invisibile
scritta nelle stelle. Il tridente non porta alla conquista di tesori sepolti ma
della vita: è l'unico oggetto in grado di spezzare tutte le maledizioni dei
morti viventi..
Dunque ci si mette comodi sulla poltrona, un po' rilassati
un po' frementi e, solcando i mari, si viaggia all'avventura, lasciando andare
gli ormeggi dalla realtà, immersi nelle favole che, sole, hanno il potere di
portarci davvero via.
Annotazioni: Consiglio "Capitan Blood" a tutti gli avventurieri, il film è diretto da Michael Curtiz nel 1935. Il romanzo di Rafael Sabatini è del 1922, suoi sono anche "Lo sparviero del mare" (1915) e "Scaramouche" (1921), anche questi romanzi diventati poi film. Per i cuori puri di tutte le età.
Sui film "Pirati dei Caraibi", vari capitoli e altro
pubblicato su remweb.it il 4 giugno 2017